Horizontal Therapy
La Horizontal Therapy è un’elettroterapia che favorisce e sostiene la regolazione dei processi naturali del corpo, combinando diversi effetti biofisici nello stesso tessuto. Riesce a stimolare contemporaneamente cellule e tessuti cellulari bioelettricamente e biochimicamente garantendo, fin dalla prima applicazione, notevoli benefici sia sul fronte del dolore che della mobilità, anche nei soggetti che presentano patologie datate.
Gli effetti biochimici si ottengono con basse frequenze e intensità di corrente continuamente variata, che generano “risposte” dalle cellule eccitate con stimoli elettrici. Gli effetti bioelettrici, invece, derivano da medie frequenze e intensità di corrente costante che generano una varietà di effetti terapeutici a livello cellulare.
Questa terapia è indicata in caso di artrosi, artriti, traumi sportivi, dolori muscolari e trattamenti post operatori.
Tra gli effetti terapeutici e le proprietà troviamo:
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Miglioramento dei processi metabolici, tramite effetti che promuovono i processi di diffusione: il tessuto viene alimentato al meglio con sostanze nutritive e viene migliorato lo smaltimento dei residui del metabolismo;
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Miglioramento della circolazione sanguigna;
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Lenimento dei dolori in casi cronici e acuti, dovuti a malattie o disfunzioni;
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Rigenerazione naturale tramite il miglioramento del metabolismo cellulare, stimolando le naturali priorità di guarigione;
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Riduzione dell’edema e velocizzazione della cicatrizzazione;
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Riduzione del dolore a livello tissutale;
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Riduzione dell’ipertono muscolare;
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Aiuta a riportare i livelli ormonali nei parametri naturali.
L’obiettivo della Horizontal Therapy è di agevolare e favorire i processi naturali del corpo, in modo tale che questo ritrovi la sua sana normalità.
Il numero di sedute necessarie, solitamente della durata di circa 30 minuti, varia in funzione della patologia e della risposta al trattamento.
La Horizontal Therapy è una terapia indolore e non invasiva, esente da effetti collaterali, è però sconsigliata a pazienti affetti da patologie tumorali, portatori di pacemaker e nelle donne in stato di gravidanza.